
L’appartamento è situato in una casa degli anni ’20 a Milano.
Lo spazio interno viene riportato alla sua essenzialità liberandolo completamente dalle tramezzature e dalle porte esistenti e mettendo a nudo la struttura muraria principale.
I pavimenti originali in rovere vengono conservati mentre vengono rimossi i pavimenti non originali della cucina e del bagno e sostituiti nuovi pavimenti rispettivamente in legno e marmo di Carrara.
Le nuove partiture interne vengono risolte con elementi chiaramente autonomi dalla struttura esistente, eseguiti in modo contemporaneo ma con materiali ripresi dalla tradizione: il legno, il marmo, gli stucchi, il vetro, l’ottone. Si instaura così una tensione tra la struttura esistente e i nuovi elementi di progetto mantenendo allo stesso tempo un’aura novecentesca derivante dalla qualità dei materiali stessi.
Lo spazio giorno viene caratterizzato da due setti colorati monocromatici, uno rosso di separazione tra soggiorno e studio, l’altro blu contenente un caminetto, eseguiti in stucco a base di calce e polveri di marmo colorato con la tecnica dell’affresco di origine antica e spesso utilizzata negli androni di ingresso delle case Milanesi dei primi del ‘900.
Le poche porte interne su muratura portante vengono realizzate sui fori ad arco rimessi in luce in seguito alle demolizioni ed eseguite in legno di noce con cerniere in ottone su disegno.
Lo studio è risolto come una scatola di legno con librerie a tutta parete, compresa tra il setto rosso e la parete portante, apribile con una grande porta scorrevole in legno.
Il bagno è delimitato da impennate in acciaio inox sabbiato e vetro, pavimentato in marmo e con pareti finite a stucco a base di calce e polvere di marmo color pelle d’uovo
La cucina è in marmo e legno.

Committente: privato
Progetto e Direzione Lavori: Antonio Lazzaretto
Superficie complessiva mq. 150
Fotografie: Melina Mulas







