architetto Antonio Lazzaretto

Via Guala e via Nichelino sono gli assi generatori dell’intervento.

Sull’asse di via Nichelino si sviluppa un percorso privilegiato di accesso che mette in relazione la piazza con gli edifici scolastici e con le aree verdi posti sia lungo la stessa via Nichelino che immediatamente alle spalle dell’area di progetto, tra via Piobesi, via Gianelli e via Bartoli.

Le alberature della grande aiuola verde posta sul lato nord della piazza vengono mantenute e affiancate da piantumazioni di essenze diverse, piccoli alberi e arbusti con dimensioni, fogliazione, fioritura e colorazione differenziate, formando così un filtro verde tra il percorso di accesso alla piazza e la strada su cui si attestano i parcheggi.

Lo spazio interstiziale tra il bordo verde così definito e il fronte edilizio adiacente forma una sorta di “campo lungo” coperto per buona parte da un padiglione con colonne in ferro e copertura monolitica in cemento armato, posto di fronte all’ingresso della discoteca, mettendo così in relazione il portico di via Nichelino con i portici degli edifici vicini.

Un muro d’acqua lungo 35 metri e un filare di 7 querce piramidali (quercus robur fastigiata), poste parallelamente all’asse di via Nichelino, rinforzano ulteriormente la direzione del percorso e filtrano il rapporto tra il cuore porticato della piazza e l’asse ortogonale di via Guala, consolidandone la valenza di testa conclusiva al viale porticato principale dell’area.

Tutta l’area della piazza viene resa complanare ai percorsi porticati con una pavimentazione in calcestruzzo, campito da una trama di binderi in pietra di Luserna e realizzato con tecnologie speciali differenziate in relazione agli usi e alle necessità dei diversi ambiti.

Il vuoto centrale della piazza, delimitato a nord dal filare di querce, dalla fontana e dal bordo verde esistente, sarà rafforzato a sud dal “pieno” della massa arborea di una piantumazione a maglia quadrata regolare con sesto d’impianto di mt.7,50 che ingloberà gli alberi esistenti costituendo una sorta di zoccolo soffice agli alti edifici circostanti oltre che un piacevole fondale all’ingresso meridionale della piazza.

Una maglia di binderi in serizzo delimita le campiture di asfalto grigio e rosso previste come pavimentazione dell’intero ambito garantendo un uso piacevole di un materiale comune.

Tutti i parcheggi sono pavimentati in asfalto rosso delimitato da un bindero in serizzo per differenziarli chiaramente dalla sede stradale propriamente detta. I parcheggi esistenti su via Vigliani vengono inglobati nei parcheggi di progetto con un disegno unitario del bordo stradale ritmato dall’alternanza di due posti auto a un blocco siepe-albero in modo da fornire un filtro alle abitazioni prospicienti. In alcuni casi, secondo un’attenta analisi delle singole proprietà, sono previste alcune siepi lineari a ulteriore protezione degli ingressi all abitazioni.

Particolare attenzione è stata prestata alla definizione dei passaggi pedonali che sono sempre realizzati in colori e materiali diversi dal manto stradale e in alcuni casi rialzati alla quota dei marciapiedi, per dare evidente preferenza al passaggio pedonale sul traffico automobilistico.