San Marino
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Risalita della città di San Marino 1994

A San Marino si offre lo splendido panorama, che, come ogni panorama, specie quelli che tendono ad essere circolari, ha la caratteristica – è stato detto dei panorami – di suscitare emozioni e di incoraggiare un processi di “riforma dello sguardo” per l’osservazione diretta e precisa del paesaggio, il Montefeltro da un lato e la pianura dall’altro; e si offre una piccola città murata di recente reinvenzione, simbolo di una rarità socio-politica qual è quella di un piccolo antico stato sovrano.

Direzione Nord-Ovest

L’area prescelta per la risalita da compiersi con scale mobili è situata in corrispondenza della “testa” del Monte Titano, tra Borgo Maggiore e Montalbo, non lontano dalla funivia e dalla salita storica della Costa dell’Arnella.

Un grande parcheggio alberato sull’area della Baldasserona, alle pendici del Monte, costituisce la conclusione della superstrada, principale via di accesso turistico alla Città di San Marino. Da qui un sistema di scale mobili con scale fisse di copertura sale nel bosco in direzione nord-ovest, segnalato da un filare di pioppi italici; si collega con la funivia utilizzando i manufatti della ex ferrovia, per approdare infine in prossimità della Porta della Rupe. L’avvicinamento alla città verso il bosco, l’accompagnamento nel paesaggio in salita che si apre gradualmente al panorama, l’analogia con i percorsi tradizionali senza banalmente raddoppiarli e la visione della città storica solo alla fine del percorso, la scelta di evitare che si copia un brusco e non motivato annullamento delle distanze, sono gli elementi necessari del progetto.

Percorso che serve alla necessità di chi parcheggia automobili o pullman; che attira turisti e li agevola dando loro insieme qualche distrazione (come nell’uso di alcune parti della vecchia ferrovia abbandonata); che non si propone di separare i flussi dei turisti e dei residenti i quali tuttavia non vengono assillati da questo intreccio, poiché si lascia la possibilità di percorsi alternativi, anche meno legati al fenomeno di massa.

Il parcheggio della Baldasserona

Il parcheggio è pensato come una lunga rampa alberata, con pendenza massima del 3% che si snoda scendendo aderente alle curve di livello necessitando così di limitati movimenti di terra. La distribuzione automobilistica è separata da quella pedonale e offre possibilità di uscita anche in direzioni alternative alla superstrada facilitando cosi l’esito nelle giornate di traffico più pesante. Per i pullman è prevista una terrazza di forma circolare con distribuzione indipendente realizzabile anche in fase successiva.

Il sistema di risalita

E’ composta da una coppia di scale sovrapposte che permette l’illuminazione naturale delle scale mobili; le scale fisse con funzione di copertura delle sottostanti scale mobili, restano aderenti alla linea di terra. Lo scambio tra i due livelli è garantito allo sbarco di ogni scala mobile.

Il percorso di risalita ha inizio dalla prima terrazza pedonale del parcheggio definita da un edificio porticato ricavato nel profilo del monte. Il primo tratto di scale porta attraverso il bosco fino alla Galleria Borgo permettendo un agevole collegamento pedonale (facilmente meccanizzabile) con la partenza della funivia. Imboccando la galleria in direzione opposta e attraversando il ponte della ex ferrovia, uno spalto verde aperto sul panorama settentrionale, si raggiunge la Galleria Montalbo. Da qui si può prendere il secondo tratto di scale o proseguire in galleria fino a Via Campo dei Giudei.

Il secondo tratto di scale conduce attraverso il bosco, fino alla Galleria Via Piana per emergere oltre Via Piana, in un edificio in gran parte ipogeo concluso da una terrazza su cui affaccia un bar ristorante.

Il terzo tratto di scale si pone come limite tra le ultime propaggini settentrionali dell’abitato e il bosco. Lo sbarco sul Piazzale del Crocefisso avviene solo dalla scala di copertura, garantendo maggior intimità a questo luogo, punto di arrivo del tradizionale percorso che sale da Borgo Maggiore. Da qui due brevi diramazioni interrate offrono due alternative di ingresso alla città. Una conduce direttamente sotto il Bastione del Molino lasciando il visitatore sul tratto terminale della Costa dell’Arnella in prossimità della Porta delle Rupe. L’altra esce in Via Maestri Comacini in vista della Porta di S.Francesco.

Piazzale Belluzzi

L’intervento nel centro storico prevede la definizione dell’ingresso in città dall’attuale parcheggio multipiano di Piazzale Belluzzi. Il progetto conferma il sistema di vuoti degradanti uno sull’altro comprendente il Piazzale dello Stradone, luogo di tradizionale ingresso dalla Porta di San Francesco, Piazzale Calcigni, liberato dal parcheggio dei pullman e ridisegnato a piazza verde e Piazzale Belluzzi. Da qui, direttamente collegato al parcheggio esistente, si diparte un sistema di risalite dominato da una torre a due ascensori; una piccola corte definita da una scala si apre su una vasca d’acqua ritagliata da una rampa che scenda da Via della Capannaccia lungo la parete rocciosa, delimitando il luogo di attesa degli ascensori sul quale si affaccia un piccolo bar.

Lo sbarco degli ascensori in Piazzale Calcigni avviene lateralmente sulle terrazze esistenti tramite una passerella. Il collegamento con il livello superiore è garantito dalle scale e la rampa degli edifici esistenti.

E’ prevista la fermata degli ascensori anche alla quota di Via della Capannaccia e un ingresso pedonale da Via Bonaparte separato da quello automobilistico.

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Risalita della città di San Marino 1994

Progetto di concorso

Progetto: Antonio Lazzaretto(capogruppo), Vincenzo Curti, Michele Sernini, Mariano Barbuscia

Team: Antonio Lazzaretto, Vincenzo Curti, Michele Sernini, Mariano Barbuscia Davide Bozzi, ValentinaFantin

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Risalita della città di San Marino 1994
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Risalita della città di San Marino 1994
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