architetto Antonio Lazzaretto

Il nuovo edificio è stato progettato per inserirsi nel contesto architettonico e paesaggistico di grande pregio di Villa della Regina e dei relativi giardini storici, ricucendo la ferita architettonica e ambientale derivante dalla distruzione e successiva demolizione di palazzo Chiablese sul lato nord del Compendio e dotando la Residenza di tutti gli spazi richiesti per l’accoglienza del pubblico e dei frequentatori del Centro di Documentazione, oltre che per il controllo e la sicurezza dell’intero Compendio.

Il progetto architettonico è stato sviluppato in stretta relazione con il progetto paesaggistico e con il progetto culturale di visita della Villa e dei giardini.

Attraverso un linguaggio contemporaneo il nuovo edificio e il nuovo giardino posto in copertura, diventano parte integrante dell’articolato sistema di terrazzamenti e percorsi esterni che disegnano il paesaggio settecentesco del Compendio, instaurando con essi un serrato dialogo stratigrafico tra epoche diverse.

Il nuovo edificio si posiziona sul sedime dell’antica citroneria rispettando in particolare l’allineamento del fronte verso il giardino della corte d’onore e si conclude in altezza alla quota di copertura della manica di collegamento, (+4.52 sullo 0.00 del caposaldo di riferimento fornito dall’ente banditore), con l’eccezione di una unica emergenza architettonica in copertura che comprende lo sbarco dell’ascensore e un chiosco-bar. I volumi esistenti delle centrali tecnologiche e dei servizi per il pubblico vengono completamente integrati nel nuovo volume.

L’ingresso principale è posto a nord-ovest, rivolto verso Torino, lungo il percorso di accesso che attualmente conduce alla rampa carrabile e ai giardini.

Esternamente i due fronti principali risultano differenziati: il fronte di ingresso, è definito da una parete in pietra, parzialmente grigliata per consentire l’aerazione delle centrali tecnologiche esistenti; il fronte verso la corte d’onore è intonacato, con cornice di gronda e zoccolatura in pietra, in relazione alle facciate della Villa; i serramenti sono in bronzo con vetro a filo esterno. L’insieme di intonaco e pietra si inserisce nel contesto della Residenza riproponendo la bicromia dei muri di contenimento e dei volumi dei giardini storici.

Internamente l’edificio è strutturato secondo un percorso, promenade architecturale, che, attraverso un insieme organico di episodi spaziali diversi, fortemente connotati, accoglie il visitatore per condurlo attraverso una stimolante iniziazione ludica e culturale alla visita della villa e dei giardini. La definizione dei singoli spazi del percorso viene strettamente integrata dal progetto multimediale della visita, attraverso la realizzazione di alcune videoinstallazioni specifiche, e attraverso un programma museale complessivo.

L’atrio ovale avvolgente caratterizzato dall’occhio di luce del soffitto su cui si proiettano immagini introduttive di una storia coinvolgente; la rampa distributiva che percorsa tra due muri porta al progressivo svelamento della corte d’onore e della villa; la sala video, spazio di attesa dove la narrazione multimediale prosegue nel dialogo tra personaggi che si alterna nelle proiezioni a parete; lo “scrigno,” piccolo spazio espositivo per oggetti preziosi; lo spazio profondo aperto sulla corte d’onore che ospita la caffetteria e il book-shop; la scala che tra due pareti di pietra, conduce, a cielo aperto, al prezioso giardino della copertura.

In copertura il “giardino dell’accoglienza”: un piccolo giardino concepito come un elegante belvedere che accoglie i visitatori indirizzandone lo sguardo verso le più significative prospettive del complesso architettonico e paesaggistico della Villa della Regina. Uno spazio di intimità e raccoglimento che nel suo disegno prezioso e semplice sintetizza gli elementi naturali delle zone agricole e formali del giardino settecentesco, definendo una “soglia” di ingresso al percorso dei giardini storici.

La muratura esterna sarà a tre strati: struttura portante interna a setti di calcestruzzo e laterizio, strato di isolamento, parete esterna parzialmente in laterizio intonacato e parzialmente in pietra.

La soletta di copertura sarà realizzata in calcestruzzo e isolata esternamente con l’esclusione di ogni ponte termico.

Le finiture interne prevedono pavimenti in pietra e legno, pareti e soffitti intonacati con intonaco di calce rasata e cerata, serramenti in bronzo a filo esterno; scala e percorsi esterni in pietra di Luserna.